9 MAGGIO, LA PARATA DI RUSSIA, 77° ANNIVERSARIO DELLA VITTORIA DELL’UNIONE SOVIETICA SUI NAZISTI.
IL DISCORSO INTEGRALE DI PUTIN PER LA PARATA DELLA VITTORIA!
Bandiere nel vento, patrioti in divisa militare ordinati e solenni, le trombe e i tamburi delle orchestre, serietà, onore, la presenza fiduciosa del presidente Vladimir Putin davanti al suo popolo che lo ama, che lo attendeva! E’ un tripudio per il grande festeggiamento, ogni città vicina alla Russia si movimenta, i popoli scendono in strada con dignità, arrivano immagini popolari persino da Melitopol e Mariupol in Ucraina, il nastro di San Giorgio protegge gli uomini giusti ma spaventa un occidente che, pur di ingabbiare con razzismo una cultura, è disposto a maledire Dio, i suoi santi, ed i suoi luminosi arcangeli.
Dalle prime notizie della mattina le televisioni italiane minimizzano il cristianesimo, hanno da ridire sui simboli nevralgici di quella fede che non è solo russa, ma abbraccia molta parte del mondo; durante le celebrazioni per i caduti sovietici al cimitero di Varsavia, tifosi europei della propaganda politica e che strumentalizzano la bandiera di Kiev, noncuranti della celebrazione sacra tentano d’imbrattare con vernice rossa i volti di chi si accinge insieme all’Ambasciatore russo, a commemorare un giorno di sconfitta del nazismo. Anche San Michele contro il drago, però, non è mai stato più fiero di oggi nonostante l’odio, la violenza sguaiata di chi non ha rispetto per le cose importanti che ci riguardano. Ci si dimentica, in occidente, il senso profondo della sconfitta del nazismo, si protegge il nazismo attraverso finti profeti nelle patrie, si spinge all’adorazione del demonio sminuendo una giornata di liberazione, sfregiandola nell’intimità, dimenticando ciò che accadde negli anni bui quando i nazisti imperversavano ed eradicavano i figli delle nuove generazioni, i loro padri, le loro madri, considerati impuri nel sangue dalla scienza eugenica di selezione coatta. Questo è un grande giorno per la Russia, ma è in parallelo uno dei grandi giorni per i popoli internazionali, che ha visto la sconfitta delle violenze più atroci in una delle parti del mondo, che ne fu vittima! Non si vedono, in Italia, simili celebrazioni da tempo, bensì la svastica nazista viene esibita nelle piazze a tradimento, come a tradimento si difendono gli estimatori dell’Olocausto e di Bandera che ancora oggi eradicano gli ebrei, i russi al confine, ed anche gli ucraini amici d’essi, in quelle stesse città ove perpetrarono il crimine nella Seconda guerra mondiale! I presidenti italiani che amavano il loro popolo e si prestavano ad immensi eventi pubblici, in mezzo alla gente col tricolore in mano, si sono estinti come i dinosauri! Non ve ne è stata traccia il 25 Aprile, mancano da tempo ormai, tutto si è visto in strada tranne che la simbologia della Repubblica italiana e quella della nostra vittoria di liberazione! Resta la cenere vacua di personaggi asociali, rinchiusi nei palazzi, che si circondano solo del proprio entourage partitico allineato, impegnati a nuotare nel denaro e nella speculazione mentre alcuno spazio è dedicato alla fede o al popolo.
L’ultima festa del governo italiano è stata celebrata a suon di appalusi davanti alla porta dell’inferno al Quirinale, laddove contemporaneamente si vietava al cittadino di pregare davanti alla porta del Paradiso in quel di Firenze. Papa Francesco, negli ultimi giorni, ha ritrovato il coraggio di sussurrare le parole del Padre, timidamente sono arrivate, ma i mass-media non hanno voluto celebrarle, solo analizzarle disumanamente come si fa con un compito di scienze politiche. Lo aveva fatto, Francesco, anche in quella via Crucis a difesa di due donne diverse per nazionalità, ma sorelle unite dal sentimento di pace e dal sangue.
La ‘Piazza Rossa’ ove Giuliano Cazzola vorrebbe giustiziare, appendendolo per il collo davanti al popolo che lo ama profondamente, il Presidente di Russia, oggi è bellissima: una rosa sbocciata e fresca in cui marciano le donne, gli uomini, ove la fierezza dell’unione popolare e militare, sorride al sole che Dio ha regalato a Mosca. Il conflitto ucraino non può causare la perita di memoria sui fatti del passato, ecco perché a prescindere da tutto, vanno commemorate le tradizioni di quegli eventi tragici che ci hanno investiti in massa. Undicimila persone, 130 unità di equipaggiamento militare, 77 aerei ed elicotteri, ed una sorpresa del complesso militare – industriale, sono la ‘parte fisica’ protagonista dell’usuale parata del 9 maggio. La ‘parte sacra’ è il nastro di San Giorgio appuntato sulle giacche, la preghiera silenziosa nei momenti di silenzio, le voci alzate in coro al termine dei discorsi commemorativi, gli occhi tenaci del popolo più unito del mondo al proprio governo, fratelli con fratelli, fa invidia a pensarci! Persino, questa onda coinvolge gli altri cittadini del mondo, che hanno compreso la gravità del risalire in auge della minaccia neonazista.
DISCORSO INTEGRALE DI VLADIMIR PUTIN 9 MAGGIO 2022
“Cari cittadini russi e veterani, compagni soldati e marinai, colonnelli e tenenti, ufficiali, generali e ammiragli, vi faccio gli auguri nel giorno della grande vittoria.
Quando il destino della patria è in gioco, la protezione è importante, il senso più vero di cosa sia il patriottismo, lo coltivavano i volontari che andarono a proteggere la Patria, a combattere il nemico sotto Leningrado, Kiev, Minsk, Stalingrado, Kursk, Sebastopoli, Kharkiv, e anche adesso, oggi, in questi giorni, voi vi spendete per la nostra gente in Donbass, per la sicurezza della nostra patria, la Russia! Il 9 maggio 1945, è per sempre registrato nella memoria degli annali del mondo come atto di eroismo del popolo sovietico, per la sua unione, per la forza dell’anima. Sono stati compiuti atti di eroismo sul fronte e nelle città, ognuno di voi lo ha fatto, in Russia non c’è neanche una famiglia che non sia stata bruciata dalla guerra e in questo giorno, una marcia del reggimento Immortale porterà le immagini dei propri cittadini morti durante la guerra che sono rimasti sempre giovani per noi, siamo orgogliosi di quella generazione che è rimasta vincitrice! Noi, onoriamo la memoria di coloro che hanno combattuto il fascismo, che ci hanno raccomandato di fare di tutto per non ripetere quel terrore. Oggi, nonostante la distruzione dei rapporti internazionali, la Russia sottolinea continuamente che devono esserci rapporti di uguaglianza fra gli Stati, avevamo proposto un accordo per le garanzie di sicurezza, la Russia richiamava a trovare un compromesso, tutto invano!
I paesi della Nato non hanno voluto ascoltarci e questo significa, che in realtà, hanno programmi completamente diversi: apertamente stavano preparando un’altra azione punitiva nel Donbass, avevano intenzione di entrare nelle nostre terre storiche compresa la Crimea; Kiev parlava degli acquisti delle armi nucleari, hanno cominciato a mettere le basi NATO vicino al nostro territorio creando un pericolo insopportabile per noi, proprio vicino ai nostri fronti, nelle immediate vicinanze; le milizie dei nazisti di Bandera, la NATO ha puntato su di loro quindi lo scontro era inevitabile, stavano organizzando le strutture militari, arrivavano i consiglieri militari della NATO, portavano le armi più moderne, il pericolo cresceva ogni giorno, e la Russia ha preceduto il colpo, questa è stata una misura di difesa fatta nel tempo giusto, giusto in tempo, l’unica vera.
Gli Stati Uniti specialmente dopo il crollo dell’Unione Sovietica hanno iniziato a parlare della loro esclusività, umiliando tutto il mondo ed anche il loro ‘satellite’ (si riferisce ad Europa ed Italia) e quelli, dovevano fare finta di non vedere niente, dovevano prendersela per bene…! Noi invece, mai rinunceremo all’ amore per la patria, ai valori storici degli antenati rispetto a tutti i popoli e alle culture. In occidente, i valori culturali millenari hanno deciso di abolirli, si vede, hanno falsificato cinicamente la storia della seconda guerra mondiale, stanno favorendo la russofobia, vogliono cancellare l’eroismo di chi ha vinto. I veterani americani che volevano venire alla sfilata di Mosca, ecco, a loro hanno vietato di farlo, però voglio che lo sappiano: noi siamo orgogliosi dei vostri atti di eroismo, noi ricordiamo tutti i combattenti di tutti gli eserciti, francesi, americani, membri della resistenza, soldati cinesi, tutti coloro che hanno combattuto il nazismo e militarismo.
Cari compagni, i volontari del Donbass insieme all’esercito russo, stanno combattendo sulla loro terra proprio dove combattevano i soldati russi un nemico, anni fa. Adesso voglio rivolgermi a questi volontari in Donbass. Voi combattete per il vostro futuro, in modo che nessuno dimentichi i risultati della Seconda guerra mondiale, abbassiamo le nostre teste in memoria di tutti i morti, commemoriamo insieme padri, madri, figli, nonni, mariti, mogli, fratelli, sorelle, vicini, amici, chiniamo il capo per commemorare i morti di Odessa bruciati vivi nel 2014, commemoriamo i figli, e gli anziani nel Donbass, morti durante le atroci sparatorie dei neonazisti; abbassiamo la testa per commemorare i nostri compagni di guerra caduti per la Russia!
Vi chiedo di fare un minuto di silenzio!
Cari compagni e amici, la morte di ogni soldato ed ufficiale è angosciosa per noi e i suoi amici , vicini, Stati, regioni, aziende, organizzazioni culturali, faranno di tutto per aiutare le famiglie. Un aiuto speciale lo daremo ai figli di chi muore sul campo, di chi è rimasto ferito. Compagni, riguardo questo vi comunico che l’ editto del Presidente è stato firmato oggi, quindi auguro una pronta guarigione ai soldati e ufficiali feriti, ringrazio dottori e medici per il lavoro eroico. Vi ringrazio tantissimo perché lottate per ogni soffio di vita, spesso sotto le sparatorie si è davanti al nemico senza il pensiero di salvaguardare se stessi. Ora, nella Piazza Rossa, spalla a spalla, ci sono tanti ufficiali del nostro grande Paese anche quelli arrivati direttamente dal Donbass. Hanno cercato di usare contro di noi le bande dei terroristi internazionali, hanno cercato di gettare i semi per una guerra religiosa, non ci sono riusciti! Oggi, i combattenti di varie nazionalità sono qui a difendere, uno copre l’altro come un fratello e questa è la forza della Russia, una grande forza indistruttibile del nostro popolo. Oggi, proteggiamo quello per cui hanno combattuto nonni e bisnonni, per loro lo scopo supremo della vita era il benessere della patria e del popolo; per noi, i loro eredi e la fedeltà alla patria sono il valore numero uno, lo è l’indipendenza della Russia. Quelli che hanno combattuto il nazismo durante la Seconda guerra mondiale hanno dimostrato eroismo. E’ la generazione dei vincitori, e noi sempre cercheremo di essere come loro! Gloria alle nostre forze armate, al popolo, per la Russia, per la vittoria, evviva, urrà!”.
La musica si alza, i cannoni sparano colpi di tuono nel cielo terso, il Presidente non rimane da solo, scende in marcia circondato dal suo popolo e gli applaudono fiduciosamente. Con il Reggimento Immortale cammina in silenzio stringendo una fotografia di suo padre, mentre la banda musicale suona per portare in gloria il ricordo di chi morì, nel tentativo di fermare il nazismo.
Il mondo sta a guardare, è tutto nelle mani di Dio.
9 MAGGIO 2022 – PAOLA MORA – Qui Radio Londra TV
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