E’ UNA GUERRA TRA ‘NOI’ E ‘VOI’: SE AVETE IN MENTE UN’ALTRA PANDEMIA, NON VI LASCEREMO LIBERI DI GOVERNARCI!
E’ UNA GUERRA TRA ‘NOI’ E ‘VOI’: SE AVETE IN MENTE UN’ALTRA PANDEMIA, NON VI LASCEREMO LIBERI DI GOVERNARCI!
Il ritrovamento di documenti molto gravi nei laboratori d’Ucraina è passato inosservato perché la stampa occidentale ha avuto probabilmente il divieto di parlarne troppo. Si tratta di centinaia di fogli in cui emergono le complicità, i finanziamenti, e soprattutto il tipo di lavoro sperimentale condotto da questi organismi. Sembrano implicati Barack Obama, Hilary Clinton, Joe Biden, George Soros, ed il tutto sarebbe stato organizzato attraverso dipartimenti statunitensi. Per far circolare il denaro con cui sviluppare il progetto, sono stati usati degli ‘sponsor’ (così sono denominati anche nelle documentazioni ufficiali). Il ‘riciclaggio di denaro’ è stato quindi effettuato da sponsor come la ‘Bill e Melinda Gates Foundation’, ‘Rosemont Seneca’, ‘Open Society’, ‘Gestione del fondo Soros’, ‘Fondo per lo sviluppo della ricerca civile’, ‘Fondazione Rockefeller’, ‘Alleanza Ecohealt’, ‘Crescita pilota’. Il denaro raccolto dalle organizzazioni di facciata veniva inviato agli esecutori del programma ed in Ucraina con lo scopo di creare armi biologiche, attrezzare il territorio come Biopoligono, sperimentare nuovi farmaci. Oltre alle ambasciate, ministeri, centri scientifici, hanno collaborato al progetto anche le case farmaceutiche di cui elenchiamo tutte le partecipanti: PFIZER – BATTELLE- MODERNA – MERC AND CO. – GILEAD – DYNPORT VACCINE – ABBVIE – CAREXEL – ELI LILLY.
Gli esecutori avrebbero, infatti, inviato il materiale biologico alle case farmaceutiche elencate per usarlo nei loro prodotti. Il materiale biologico all’interno dei ‘lab ucraini’ riguarda, come da ritrovamento, agenti patogeni come HIV, EPATITE, POLIO, TUBERCOLOSI, ANTRACE, RUBELLA, COLERA, TULAREMIA, TIFO, FEBBRE PARATIFOIDE, GANGRENA GASSOSA. Alcuni di questi materiali fanno pensare ad una specifica attività militare sul campo biologico. Le armi biologiche sono vietate dal 1972 dalla Convenzione delle Nazioni Unite. Non sono fakenews queste, ma prove reali di documenti delicati, recuperati dopo gli scontri militari nel conflitto russo-ucraino, ora al vaglio degli esperti e della giustizia. Sicuramente avremo spiegazioni ufficiali più dettagliate in merito. In particolare, nei dossier ritrovati fra gli scaffali dei laboratori dai militari russi,(in parte sono stati pubblicati per mettere a conoscenza le popolazioni e l’opinione pubblica, ma è ovvio, che dovrà esserci un processo o si dovranno fornire spiegazioni esaustive e convincenti) si fa riferimento ad esperimenti condotti per armi biologiche volte alla distruzione di massa. I laboratori veterinari, pare siano stati usati come depositi di agenti patogeni, per eludere più facilmente la sorveglianza. Gli Stati Uniti, si evince dai documenti, spedivano in Ucraina tutto il necessario, tra cui una quantità enorme di dispositivi per la protezione personale. Sono stati scoperti ‘droni contenenti liquidi letali virali’ da spruzzare nell’aria nella misura di 30 litri per ogni apparecchio, che avrebbero potuto essere una minaccia per la Russia. Nelle immagini di repertorio dei ritrovamenti ci sono i fogli illustrativi sul funzionamento dei droni, le capacità, ed i modelli, di cui molti ancora nelle scatole. È stata trovata una prova che mostra come gli aiuti umanitari per Kiev, fossero solo alibi per il trasporto: le scatole spedite contenevano, invece, quantità industriali di maschere protettive per i gas, kit di decontaminazione, tavolette di potassio e iodio per 170.000 persone, apparecchi per proteggere le vie respiratorie e la pelle da radiazioni, protezioni per gli agenti batterici letali. Sembra quasi che si stessero preparando al nucleare ed al rilascio di materiale infettivo.
In particolare, sono stati spediti all’Ucraina rifornimenti di dispositivi di protezione per avvelenamento da organofosforo. L’organofosforo fa parte dei gas da combattimento innervanti che furono utilizzati nella Seconda guerra mondiale e si strutturano anche sotto forma di pesticidi come il Malathion ed il Roundup. I segnali chimici di questi prodotti possono creare asfissia per tetanizzazione dei muscoli, convulsioni epilettiche prolungate, coma, restringimento delle vie aeree, provocare danni ai neuroni e la morte. Il ritrovamento ha destato preoccupazione negli ufficiali russi, perché lascia presumere che esiste la volontà di impiegare quel tipo di armi chimiche su territorio: c’era il presupposto, insomma, di utilizzarle in dosi massicce a giudicare dal numero di dispositivi di protezione.
I frigoriferi dei laboratori (che sono stati fotografati ed i contenuti refertati), contengono una quantità industriale di materiale biologico pericoloso. A Kharkov, in tre strutture ospedaliere sono stati ritrovati documenti sugli esperimenti pericolosi condotti su cavie umane: pazienti delle strutture psichiatriche, in genere uomini tra i 40 e i 60 anni. Tra le persone complici, in un dossier, appare il nome di una donna: LINDA OPORTO, nativa della Florida. Germania e Polonia risultano implicate per i dati diagnostici, avrebbero raccolto 3500 campioni tra persone sane nelle proprie regioni, su cui fare dei test. Esistono inoltre fascicoli di studi che sono stati effettuati provocando volontariamente la tubercolosi in alcuni paesi ucraini, attraverso volantini a forma di banconote infetti, regalati ai bambini, con i relativi dati rispettivi al periodo 2019/2021. Capite di cosa stiamo parlando? Si parla, in sintesi, dell’intenzione plausibile di provocare malattie volontariamente, non di curarle, per cui, basterebbe diffondere gli agenti virali ed imboccare le vigili attese o qualche indicazione senza senso, per fingere di proteggere i civili, lasciandoli invece completamente soli! Poiché Pfizer e Moderna sono in questa lista, attendiamo di comprendere quali ruoli abbiano giocato in Ucraina o altrove rispetto a queste attività illecite.
Da indiscrezioni ed unendo i tasselli del mosaico, il presidente Janucovich era riuscito a bloccare temporaneamente le sperimentazioni statunitensi in Ucraina, nell’Aprile del 2013. Nel 2014 è stato minacciato e rimosso col colpo di stato in Kiev; Poroshenko, nel nuovo contesto presidenziale ha potuto concedere la ripresa delle attività di ricerca nei Biolab tra Washington e Kiev, che sono proseguite indisturbate sotto il governo di Volodymyr Zelens’kyj. Nel 2016 la SBU ha pubblicato un rapporto in cui si afferma che il progetto è ripartito per volontà degli Stati Uniti di rilanciarlo e “per la sua intenzione di stabilire il controllo su tutta la ricerca nazionale sui patogeni di malattie infettive altamente pericolose che potrebbero essere utilizzate per sviluppare o migliorare nuovi tipi di armi biologiche selettive“.
Grazie a questo progetto gli americani sono entrati in possesso dei dati e del DNA di centinaia di cittadini ucraini, li hanno sottoposti a cure sperimentali ed in un test denominato Up-8, sulla febbre emorragica della Crimea, si prevedeva addirittura la morte di alcuni dei 4000 soggetti scelti per la sperimentazione, da catalogare come ‘effetto collaterale da sottoporre ai comitati di bioetica esclusivi, statunitensi ed ucraini’. Dobbiamo realizzare che gli interessi economici attorno a queste questioni sono alti, non possiamo più fidarci dei nostri governi europei. Una gran parte è probabilmente invischiata nelle faccende statunitensi, e poiché Bill Gates, profeta delle pandemie, ha già avvisato che ce ne sarà un‘altra (capiamo bene come faccia a saperlo, visto il suo coinvolgimento con i progetti in Ucraina sulle armi biologiche), è il caso che ci si rifletta e ci si prepari anche a questa evenienza prendendo però spunto non dal ministro Roberto Speranza, ma dal nostro passato più recente, quello del Covid. E’ altresì possibile che se il Covid avesse a che fare con questo tipo di esperimenti mirati, gli agenti infettivi o tossici con complicazioni polmonari e trombotiche potrebbero essere stati rilasciati in punti strategici (non lo sappiamo ma è una ipotesi), per poi fingere che si siano propagati a macchia d’olio in tutto il globo, mischiandoli sintomatologicamente con l’influenza, dalla quale i tamponi non riuscirebbero a distinguerli. Il rilascio di agenti batteriologici in punti localizzati degli Stati, potrebbe spiegare perché non esista omogeneità di diffusione. Ne abbiamo avuto un esempio in Italia, ove la strage di Bergamo non si è mai più ripetuta nello Stivale!
Salvo ipotesi per vie logiche e da constatare, (maturate dalla consapevolezza dell’esistenza di esperimenti veri e propri effettuati in porzioni di mondo), educati dal passato possiamo affrontare il futuro con più serenità, coraggio, forza d’animo sperando che, se dovesse mai accadere un altro episodio di epidemia provocata, non si cada nell’inganno di mostrarci paurosi e diffidenti gli uni con gli altri. Impariamo ad unirci, a non vivere di, e nel terrore! Collaboriamo per la ricerca della verità, restiamo umani, e mettiamo fine al terrorismo sanitario nei nostri paesi!
17 maggio 2022 – PAOLA MORA – QUI RADIO LONDRA TV
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