DISCUSSIONE E INTERVISTA COL DOTTOR SANDRO SANVENERO SUL PERIODO STORICO CHE STIAMO VIVENDO TRA METODO, POLITICA SANITARIA E GLOBALISMO – SECONDA PARTE

FAI QUEL CHE PUOI, COI MEZZI CHE HAI, DOVE SEI!

DISCUSSIONE E INTERVISTA COL DOTT. SANDRO SANVENERO SUL PERIODO STORICO CHE STIAMO VIVENDO TRA METODO, POLITICA SANITARIA, E GLOBALISMO – SECONDA PARTE

FAI QUEL CHE PUOI, COI MEZZI CHE HAI, DOVE SEI!

Prosegue l’intervista telefonica al Dott. Sandro Sanvenero, ex presidente della Commissione albo degli odontoiatri della Spezia, dopo una prima necessaria spiegazione sul concetto di politica sanitaria, metodo, sussidiarietà, che sono alla base dell’Ordine dei Medici. Inteso infine con lui che l’intelligenza artificiale ‘non è intelligente’ poiché carente dell’emotività, egli affronta sotto mio invito la questione della ricerca interna ai biolaboratori di massima sicurezza BSL3 BSL4, la moltiplicazione dei quali su territorio italiano, preoccupa i cittadini.

Il primo maggio del 2023 i cittadini di Pesaro hanno avviato una poderosa protesta contro il progetto di un biolaboratorio di massima sicurezza che svolgerà esperimenti di guadagno di funzione, nell’ immunità penale più completa dei suoi dipendenti e che è previsto verrà collocato nei pressi del centro abitato. Il Dott. Sanvenero ha espresso solidarietà partecipando all’evento. Gli chiedo quale potrebbe essere, secondo lui, la necessità per cui si vuole implementare questo tipo di laboratori in diverse altre regioni italiane, oltre che nelle Marche.

“La necessità è internazionale/globale. Dobbiamo in primis considerare che per fare ricerche e ottenere l’obiettivo di più risultati nella ricerca, c’è bisogno di avere a disposizione tante persone che sperimentino; in secondo luogo, un notevole numero dei laboratori biologici di massima sicurezza era in Ucraina, ma ora, quello non è più un luogo sicuro per via della guerra. Credo, sia il motivo per cui potrebbero aver deciso di spostare queste ricerche in Italia attraverso i soldi del PNRR, che è stato scritto da una determinata società, e a cui è stato affidato un incarico diretto – da 25.000 euro – dalla presidenza del Consiglio”.

[Si riferisce evidentemente al 2021, quando il presidente del Consiglio in carica, Mario Draghi, ingaggiò la società di sicurezza McKinsey in riferimento al PNRR stipulando un contratto per quella cifra. Il ministero delle Finanze italiano fu costretto, in quella circostanza, a giustificare il contratto in una nota, per trafugare i dubbi di una interferenza straniera].

“I laboratori di biosicurezza di livello 3 e 4 sono quelli che si occupano, tra le altre cose, di manipolare, modificare, studiare per cercare il ‘guadagno di funzione’, ovvero, rendere più o meno potente un determinato agente patogeno in riferimento alla ‘patogenicità per l’essere umano’. È il motivo per cui c’è bisogno di alti livelli di sicurezza. Poiché è inevitabile che prima o poi un incidente che può essere più o meno grave possa accadere, il primo elemento di protezione da una fuga interna è di tipo fisico. Si tratta della distanza della struttura dai luoghi abitati. Dopodiché, è noto che a chi lavora in queste strutture viene data l’immunità penale assoluta. Sto parlando, ad esempio, del biolaboratorio sito a Trieste a beneficio di cui, il governo Draghi ha emanato decreto-legge per conferire immunità assoluta a tutti coloro che ci lavorano, e quell’ambiente lì è anche extraterritoriale, cioè non esiste un magistrato o un poliziotto che possa andare a verificare cosa si sta combinando lì dentro, se tutto si svolge nelle regole”.

Il Dott. Sandro Sanvenero formula una sua proposta sul come ammortizzare il rischio che in queste strutture possano verificarsi episodi spiacevoli già visti ad esempio a Wuhan e sul come, le attività che vengono svolte all’interno dei biolab di massima sicurezza, possano essere veramente a servizio dell’uomo e non contro l’uomo.

Intanto, ci tiene a precisare che “tutto dipende dalle leggi e poteri dello Stato. Esso, dovrebbe imporre determinate regole senza bloccare la ricerca, in modo che quest’ultima venga sviluppata a beneficio dell’uomo e non all’opposto. È che mancano le normative! Credo che la ricerca, innanzitutto deve essere svolta da civili, con un protocollo finalizzato non a cercare quello che vuoi, ma a studiare una cosa che viene stabilita per un determinato scopo e ad una certa maniera: cioè non una “ricerca per la ricerca”, in senso astratto, ma una ricerca finalizzata ad un determinato scopo. Dopodiché, quel protocollo finalizzato ad un obiettivo di ricerca, deve poter subire ispezioni a sorpresa da parte di appositi organi di controllo (e non derivati sempre dall’Onu). Ovviamente, la distanza di sicurezza da centri abitati prevista per legge è d’obbligo. I controlli servirebbero per verificare che quello che si fa all’interno della struttura sia esattamente ‘ciò che tu avresti detto che avresti fatto’, con relative pene ma non immunità, nel caso di infrazioni o reato. Se tutto dipende dalle leggi dello Stato, come le dicevo, lo Stato siamo noi, (articolo 1 della Costituzione) e se quelli che operano all’interno degli organi dello Stato non sono in grado di difendere il popolo, il popolo dovrà prendere controllo dello Stato e ‘licenziare’ quelli che ci sono, perché inadatti”, conclude.

In effetti, la ricerca è sempre un mezzo importante. Ma così come il nucleare può essere utilizzato per l’energia quotidiana, può anche servire per una bomba atomica. Ecco a cosa serve il controllo esterno su queste strutture, potenzialmente pericolose se adibite a scopi non innocui. Oggi, è sempre più limitata però la sovranità popolare per via delle forme di censura e per la propaganda del ‘pensiero allineato’ avviata dalle istituzioni, per cui, si ostacola la possibilità di un contraddittorio e la difficoltà è tangibile anche durante i periodi elettorali. Come può il cittadino riprendere in mano il controllo dello Stato e quindi esercitare la sovranità? Secondo il Dott. Sanvenero questo fatto “riguarda i principi in divenire costitutivi della democrazia come la intendiamo noi in quanto ideale. ’Combatto la tua idea che è contraria alla mia, ma sono pronto a battermi al prezzo della mia vita perché tu, la tua idea la possa esprimere sempre liberamente’, diceva qualcuno!”.

Cita il presidente Sandro Pertini, anch’egli ligure: uno di quei visi che molti cittadini italiani si portano dentro in tutti i dettagli fisiognomici, perfino nel piglio del mentre pronunciò codesta frase al popolo. “Abbiamo oggi la nostra Costituzione che recita esiste libertà assoluta di pensiero ed espressione, attraverso tutti i mezzi, che si scontra con la possibilità di un regolamento pandemico (OMS) o col ‘Digital Act’ (promosso dalla UE) che dovrebbe controllare la cosiddetta dis-informazione; siamo al paradosso per cui sei libero di poter dire, ma ciò che dici deve combaciare con ciò che ti dicono loro tu puoi dire. Una cosa sono i reati, un’altra cosa è l’opinione! Non esiste il reato di opinione. In termini biologici, medici, scientifici, l’evoluzione esiste tramite il confronto tra tesi opposte e dibattito, più i dati che si ottengono, altrimenti si arriva al fatto che dai pipistrelli tramite il pangolino, si sarebbe arrivati ad una zoonosi: incrocio tra pipistrello e pangolino che ha le stesse probabilità di avvenire pari agli animali fantastici di Harry Potter perché tale passaggio richiederebbe secoli – ma, poiché ci doveva essere per forza una zoonosi, se oggi dici che questo virus potrebbe essere scappato da un laboratorio di biosicurezza portando evidenza che contiene sequenze già brevettate, che per realizzarsi in maniera ‘naturale’ avrebbero una probabilità su tre miliardi (per comprenderne la probabilità basti pensare che il rischio di morire in un incidente stradale è di 1 a 5000), allora ti rispondono però che sei un complottista!”. Eraclito diceva che non potrai mai trovare la verità se non sei disposto ad accettarla.

Sandro Sanvenero crede nei dati e sottolinea come sia necessario avere un preconcetto unico ed ineludibile, citando uno dei maestri della clinica medica del secolo scorso, Augusto Murri: ‘Nella vita come nella clinica dobbiamo avere un preconcetto, uno solo ma ineludibile: il preconcetto che tutto ciò che si afferma e che par vero, potrebbe essere falso’. Lei deve poter dimostrare ciò che ha detto, altrimenti non è una prova scientifica. Ci si potrebbe permettere di zittire gli altri, nel momento in cui con le prove si dimostra qualcosa. Ma se non lo si dimostra non è più scienza, è scientismo. Non è verità, ma dogma. È la verità oggettiva fattuale che dice ciò che è vero”.

Il Dott. Sandro Sanvenero risponde ad una mia domanda sul come si sta muovendo insieme ad altri colleghi che conducono la sua stessa battaglia, per ripristinare la cultura politico-sanitaria del metodo scientifico, che si avvale non di dogmi ma della verità oggettiva fattuale. Mi risponde con fermezza che lo sta facendo, cito testualmente:

 “Attraverso la comunicazione, continuando a ripetere all’infinito che la medicina si è evoluta in migliaia di anni attraverso un metodo che è stato sempre quello in altrettante migliaia di anni, e non è possibile fare diversamente. Non puoi lasciare il metodo, per passare a qualcos’altro. Perché il qualcos’altro, che nel nostro caso è l’intelligenza artificiale (che non è intelligente) o la tecnologia a RNA messaggero e così via, non è il metodo. Eventualmente può essere un modo, ma non è il metodo, e, se lei scardina il metodo, qualsiasi cosa va ad affermare e che par vera potrebbe essere falsa. E in questo caso, che stiamo vedendo oggi nella società, e ciò che si afferma non pare neanche essere vero.

Ma questo, lo aveva spiegato benissimo Joseph Goebbels quando gli hanno chiesto come era possibile, non tanto che Hitler avesse deciso di uccidere milioni di ebrei, ma come era stato possibile che milioni di persone comuni lo ritenessero corretto, e che fosse la cosa giusta da fare. E la sua risposta fu: ‘non serve una dittatura! Lo potete fare anche in una democrazia, basta la paura e faranno qualsiasi cosa gli venga detto!’. Ecco perché durante l’emergenza sanitaria, soggetti che non dovrebbero aver paura delle malattie ne hanno avuta, ed abbiamo vissuto un’epoca in cui i dispositivi di protezione individuali erano stoccati dentro l’aeroporto di Malpensa – e ci si è in seguito posti il problema di smaltirli perché scaduti – mentre le terapie intensive dove essi servivano, ne erano carenti. O la gente è incapace di dirigere, o l’obiettivo è di creare la paura! Ma non ritengo che i medici siano incapaci e torno al principio che il medico deve essere libero di esprimere il suo pensiero nei confronti del paziente, perché si è formato ed ha studiato per quello”, conclude. La ricetta del Dott. Sandro Sanvenero è questa: libertà nella responsabilità!

 “Bisogna garantire a tutti i costi la libertà”.

La ripetitività di concetti unilaterali che non si fondano su metodo o dati, spacciati per verità assoluta, se diventano ‘virali’ possono inoltre uccidere il ragionamento critico della massa. È il problema odierno della ‘sanità che ha abbandonato il metodo scientifico’ e che toglie al professionista medico, o non gli riconosce, autonomia nelle decisioni condizionandolo dall’alto. Il Dott. Sandro Sanvenero insegna che il pensiero critico “è insito in ognuno di noi ma se non viene mai stimolato esso si addormenta e se è la massa ad abbandonare il ragionamento, ed è essa che decide per maggioranza, si produce un annichilimento dei valori umani”. In pratica, è il motivo per cui i nazisti riuscirono a compiere tutto quell’orrore, e per la gente era giusto. “Se una cosa è virale, per la gente è vera. Schopenhauer riteneva che quel che la gente comune non sopporta è chi la pensa diversamente, non tanto per il pensiero espresso ma per l’ardire di pensare diversamente dalla massa! Ecco perché ideologicamente, oggi si sta prendendo la ‘discriminazione del diverso’ come scusante e la si porta all’eccesso; per cui arriviamo al punto che nessuno può più dibattere perché ci si deve sopportare per forza! Ma questo, non c’entra nulla con la discriminazione.

C’entra col fatto che per eccesso è vietata l’opinione diversa, che si spaccia per una forma di discriminazione. Siamo arrivati al punto da non sapere più se una persona è maschio o femmina. Come è possibile? Sono eccessi che, nell’ assuefazione, potrebbero anche sembrare veri… ma sono falsi!”. Il Dott. Sanvenero condivide successivamente un mio pensiero che gli espongo, per cui la natura ci ha fatti in un modo, e quindi, una società che insegna a non accettare questo modo e spinge a convincersi che non vai bene come biologicamente sei, è probabilmente una società distruttiva e non costruttiva. 

 “Tu vai bene biologicamente così come sei! Ti ha fatto Dio!”, esclama!

Pensando al ruolo del medico nel futuro, esso potrebbe scomparire o non essere necessario alla società, ma questo non coinciderebbe con la tutela della salute del cittadino. Lo sostiene il Dott. Sanvenero quando mi fa notare, nel corso dell’intervista, alcuni dettagli: 

 “Non so se lei lo sa, ma a livello ‘meramente teorico’, la modifica sul ‘punteggio minimo’ in ambito medico, ha permesso alla Chat GPT – che qualcuno chiama intelligenza artificiale ma non è intelligente – di superare l’abilitazione allo svolgimento della professione di medico negli Stati Uniti. Dopodiché, un’intelligenza artificiale non è mai stressata, è più gentile nei confronti delle persone e succede che il nostro attuale Ministro della Salute afferma che per difenderci dobbiamo depenalizzare il medico! Ma, ovviamente, non sarà depenalizzato il medico bensì: il medico se segue il protocollo. Quello che si sta depenalizzando, in realtà, è il protocollo e non il medico che ha perso ormai l’autonomia: è depenalizzato l’algoritmo. Sdoganato un protocollo, chi meglio di un computer può eseguirlo perfettamente? Il paziente magari muore, ma lui segue perfettamente il protocollo! Se si sdogana il protocollo come elemento non soggetto a pena, a cosa serve il medico? A nulla! Sarà l’algoritmo a dire quale patologia ha un paziente. In questo momento, con tutte le difficoltà che ci sono nella sanità soprattutto qui in Liguria, la regione sta spendendo 400 milioni di euro per creare il primo centro di medicina computazionale che è basato sull’algoritmo; si stanno aprendo le sale del commiato, in cui, quando un paziente arriva in condizioni troppo critiche o incurabili secondo protocollo, al pronto soccorso non viene curato ma portato in una stanza in modo che con l’attenuazione del dolore, possa salutare i suoi parenti (suicidio assistito-eutanasia). Questa è la sanità che stanno organizzando. Il medico o l’umanità non esistono più.

Questo è il luogo ove ti portano, ovviamente per il tuo bene. Mi viene in mente quel vecchio romanzo in cui il protagonista è nella capanna vicino al fiume e arriva qualcuno che vuol cambiare, per il suo bene, il suo modo di vivere: scappa nel bosco!”.

Il Dott. Sanvenero spazia su argomenti concatenati in un modo che letteralmente e concettualmente tutti possono comprendere, alleggerito dagli esempi visivi; un linguaggio che gli viene probabilmente dalla conoscenza del suo ambito non solo professionale, ma soprattutto umano!

COSTITUZIONE E SOVRANITA’! IL ‘METODO’ PER ESERCITARLE!

In questi giorni si è tenuto a Bruxelles l’’International Covid Summit’, organizzato da chi ripristinando il metodo e attraverso la letteratura scientifica, vuole affrontare le prossime sfide della ricerca in ambito sanitario, e che ha riunito esperti e scienziati da più parti del mondo. In genere, siamo abituati ai noti ‘summit’ del WEF, OMS, ecc. Creare alternative al cosiddetto ‘sistema’, anche in ambiti come ad esempio quello giornalistico, può suscitare una reazione tale da riequilibrare la democrazia?

 Dott. Sandro Sanvenero:” …Sì, è un evento cui hanno partecipato colleghi come Joseph Tritto, Andrea Stramezzi, Giovanni Frajese! Beh, vede, accadono cose che non pare esserci reazione per cui servono gli opposti: non esiste luce senza buio, giorno senza notte, servono gli opposti. Ma negli ambiti di cui parliamo, escono fuori dei soggetti che per mandato istitutivo – ad esempio ISSAIFA – avrebbero il compito di tutelare la salute pubblica dando loro le indicazioni tecniche al politico, ma è accaduto che quelle stesse persone non lo hanno fatto e sono state o riconfermate o promosse. Quello che in realtà viene ad essere colpito è proprio la fiducia nelle istituzioni e se perdi la fiducia nelle istituzioni, come sta accadendo, è finita la società ed il vivere insieme. E non so neanche se questo non sia un elemento voluto, perché se non ti fidi di nessuno resti da solo, e se sei da solo non conti nulla”.

Sull’isolamento sociale e la diffidenza, viene in mente come la spinta delle comunicazioni di propaganda negli ultimi anni, in vari ambiti, è stata caratterizzata dal convincere soprattutto i giovani ad essere individualisti all’eccesso, per cui: possiamo vivere senza gli altri. Se esistessimo noi soltanto però non avrebbe senso l’esistenza.

Nelle campagne individualiste, femministe, o di separazione dell’uomo dalla donna, del figlio dalla madre, dell’amico dai suoi amici, non è stato mai valorizzato contemporaneamente l’aspetto della solidarietà e unione, fino all’isolamento sociale! Cosa ne pensa il Dott. Sanvenero? 

“Penso che dobbiamo farcela unendoci ed esiste una sola soluzione oltre che garantire la libertà alle autorità di controllo, ed è che la sovranità appartiene al popolo. Ritorniamo sempre al medesimo punto chiave. Prendere il controllo dello Stato vuol dire creare una seconda società, ma la dimostrazione è davanti ai nostri occhi quando ci rendiamo conto che va a votare meno del 40% dei cittadini. È una democrazia marcia quella di adesso! E poi serve capire che non devono essere gli altri a fare qualcosa, ovvero far passare l’idea dentro di noi che bisognerebbe fare qualcosa, ma questo qualcosa lo deve fare qualcun altro: il cosiddetto ‘qualchedunaltrismo’.

Fai quello che puoi, con quello che hai e dove sei! Spetta a noi, fare! E alla fine questa realtà creerà una nuova élite che andrà a sostituire quella che c’è. E accade la rivoluzione! La rivoluzione non accade con i forconi ma quando una nuova élite va a sostituire quella vecchia, che è caduta marcia.

Io sto cercando di lavorare nel mio percorso individuale stando insieme ad altri, e a collaborare nel mio ambiente per realizzare questo cambiamento: fai quello che puoi, con quello che hai e dove sei. Io faccio quello che posso, con i mezzi che ho e dove sono! Tutti insiemela sovranità appartiene al popolo. Come diceva Calamandrei “Le Costituzioni sono delle polemiche, e di solito sono polemiche contro il passato recente, contro il regime caduto da cui è venuto fuori il nuovo regime. Ma c’è una parte della nostra Costituzione che è una polemica contro il presente, contro la Società presente [per cui si lavora progressivamente per cambiarla perché non la sentiamo piena]”. Noi oggi, abbiamo diverse cose dal passato recente da cui ci vogliamo discostare.

In chiusura di intervista: tutto quello che io e lei ci siamo detti, se lo racchiudiamo e lo sintetizziamo nella Sua persona, cosa ne esce fuori? Come si sintetizza tutto questo in Sandro Sanvenero

“… Nel rispetto assoluto del metodo scientifico e dell’umanità, la mia missione! Non c’è quasi nulla da recuperare oggi, perché i principi della Costituzione più bella che ci sia sono stati completamente stravolti. Il principio di solidarietà è diventato il principio di discriminazione.

Dal Consiglio di Stato alla Corte costituzionale s’invoca la solidarietà, per rendere lecita la discriminazione. Si parla di bilanciamento dei vari interessi, quando poi uno dei due interessi che è la dignità umana, quindi, la possibilità di poter lavorare, mantenere la famiglia, viene azzerato. In matematica se io metto zero al numeratore, qualsiasi numero sia al denominatore, il risultato è zero. Se metto zero al denominatore, non esiste, è un’operazione impossibile. Quindi se io azzero completamente uno dei due elementi non posso avere un bilanciamento. Non esiste bilanciamento se uno dei due è zero. È matematicamente impossibile, ecco che quindi i principi corretti sono stati stravolti. Il motivo per cui si azzera è che nella società non si vuole avere pensatori critici. I principi costituzionali di libertà, dignità, solidarietà, libertà di espressione o movimento, cozzano con la volontà di prevaricazione di alcuni. Ci ritroviamo in larga parte in quello che un tempo è stato il ‘fascismo’.

Quando è uscito il Green pass, presentato dal famoso Presidente del Consiglio che diceva “se non ti vaccini, ti ammali, muori e fai morire”, ho scritto a parlamentari di maggioranza e gli ho detto ‘è incredibile che il Presidente del Consiglio menta sapendo di mentire, perché non è così come dice’. Dopodiché ho messo fuori il passaporto genealogico nazista e ho detto…’questo serviva per andare al lavoro, andare al cinema, a teatro, al ristorante. Notate qualche differenza?’. Si tratta di mettere gli uomini l’un contro l’altro sulla base del nulla scientifico, di un falso scientifico. In epoca nazista, c’erano proprio gli scienziati che dicevano che la razza ariana era superiore! Certo che c’erano! Ed erano quelli che si occupavano di scienza(h). Come all’epoca non è stato necessario ad Hitler modificare la Costituzione per arrivare a fare quello che ha fatto, la stessa cosa sta accadendo adesso. Attraverso la paura. Nel momento in cui si spacciano dei vincoli di solidarietà per affermare la discriminazione, o mi dici che la legge in ogni caso non può violare la libertà dell’uomo, però poi un obbligo privava i cittadini del proprio lavoro (in un’Italia che è una Repubblica fondata sul lavoro), non esiste più la Costituzione. La OMS vuole cambiare le regole per dirci che non bisogna più rispettare la libertà e dignità umana, ma in nome di una solidarietà verso il pianeta, cioè la sostenibilità, ed elimina così i principi dell’enunciazione dei diritti dell’uomo per sostituirli con parole fumose. Non deve essere rifondata la Costituzione, quella la abbiamo. Devono esserci le fondamenta sane di prima, su cui costruire da capo il resto che è marcio”.

         – Sono ottimista se le dico che sembra tutto fermo ma…

         – … ma è tutto in movimento, ed è la ragione secondo me per cui vogliono la guerra,

            per bloccare questo movimento che si sta creando, un movimento mondiale, globale e antiglobalista.

         – Vedremo! (gli dico).

         – Non vedremo…ma, faremo! (Mi dice).

         – Lo intendevo non passivamente ma inteso come sfida… lo vedremo!

         – Se vogliono giocare, allora giochiamo! (ribatte avendo inteso il senso dell’esclamazione precedente).

         – Infatti, giocheremo! (concludo prima di ringraziarlo e di salutarlo).

Al termine della telefonata è già buio ed ho finito il terzo caffè. Rimbomba nel cervello quella frase che vorrei urlare al mondo ora che la ho conosciuta per merito di questa intervista. Fai ciò che puoi, con i mezzi che hai, e dove sei. L’idea del movimento mondiale, globale contro il globalismo, pizzica le corde vocali del sapore di qualcosa, che ho sentito già dire. La multipolarità, anziché l’uni-polarità, che è poi la vera grande caratteristica che sta esagitando masse di popoli negli ultimi mesi.   

Ringrazio vivamente la persona eccellente del Dott. Sandro Sanvenero, per avermi concesso l’onore indiscutibile di questo colloquio ed intervista. 

16 MAGGIO 2023 – PAOLA MORA SABATINO – QUI RADIO LONDRA TV

 

MESSAGGIO PUBBLICITARIO

 

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