IL CONSIGLIO DI SICUREZZA RUSSO SI RIUNISCE E INTERVIENE PUBBLICAMENTE COL SUO PRESIDENTE VLADIMIR PUTIN PER DETTARE LE NUOVE LINEE GUIDA PER LA DIFESA DELLA NAZIONE CON ARMI NUCLEARI

IL CONSIGLIO DI SICUREZZA RUSSO SI RIUNISCE E INTERVIENE PUBBLICAMENTE COL SUO PRESIDENTE VLADIMIR PUTIN PER DETTARE LE NUOVE LINEE GUIDA PER LA DIFESA DELLA NAZIONE CON ARMI NUCLEARI

di Paola Mora Sabatino

Negli ultimi mesi, i media occidentali e i suoi leader hanno provato a sdrammatizzare e a fare spallucce quando la Russia ha avvisato che la partecipazione della NATO con Kiev negli attacchi al Paese con armi a lungo raggio modifica totalmente gli asset, i meccanismi, e i principi di partenza che regolano il conflitto in corso. Questo, non significa che l’esercito russo utilizzerà subito il nucleare al primo incidente, ma che è una possibilità sempre più vicina. Con la riunione del Consiglio di Sicurezza sono stati appunto definiti e chiariti i parametri e le linee rosse entro cui muoversi e decidere in quali situazioni adottare una risposta militare nucleare. Le consultazioni del caso sono avvenute anche assieme alla Bielorussia che, per bocca del suo Presidente Lukashenko, si sta “preparando alla guerra” prendendo coscienza che si potrebbe arrivare davvero a un punto di rottura. La particolarità è che, secondo la nuova strategia, sono aumentate per la Russia le possibilità di questo utilizzo nucleare sulla base delle nuove minacce in corso. E, non servirà all’Occidente fingere di non essere coinvolti solo perché demandano tutte le responsabilità ai militari di Kiev che, a guerra persa e da soli, in numero residuo, necessitano per colpire la Russia interna di un reale e corposo coinvolgimento personale dei militari e sistemi satellitari e di coordinamento occidentali, aprendo in questo modo una nuova faglia nel conflitto che lo trasformerebbe in “guerra mondiale” a pieno ritmo! Il Presidente russo, proprio per far comprendere anche ai popoli occidentali che la situazione si è aggravata, che la minimizzazione dell’Occidente collettivo è una bugia ridicola, che quel che accade è serio perché può portare ad una irreversibilità della guerra e a conseguenze anche per i paesi occidentali (non si tratta più dell’Ucraina in sé), decide di rendere pubbliche per la prima volta le discussioni a margine del Consiglio di Sicurezza che già da giorni si stava occupando di un rivoluzionamento del proprio protocollo strategico, una grandissima novità anche per gli Stati Uniti D’America!

È stato innanzitutto ampliato l’elenco delle minacce e dei Paesi considerati ostili, che diventano automaticamente possibili obiettivi di una risposta russa in nome della sua difesa territoriale. A un attacco nucleare tattico sull’Ucraina potrebbe contemporaneamente seguire un attacco a obiettivi strategici occidentali, qualora la Russia decidesse che un’azione congiunta tra Kiev e NATO può minare i propri cittadini e l’esistenza della propria terra. In queste ore, si sta contemporaneamente tenendo un’ampia discussione a New York presso la sede dell’ONU, dove il poco convincente presidente ucraino Volodimir Zelenskyj (che è sull’orlo d’essere spodestato dalla sua poltrona dall’interno del parlamento ucraino) ha provato a spingere l’amministrazione Biden all’approvazione del suo famigerato “piano per la vittoria”: altro non è che un approccio più esteso alla collaborazione americana con Kiev contro la Russia, un rafforzamento della partnership militare con la NATO per permettere a Kiev di colpire l’interno del territorio in modo più efficace. Fermo restando che, se la Russia cominciasse a rispondere in un certo modo a questi attacchi congiunti, l’Ucraina ne uscirebbe automaticamente non solo sconfitta ma rasa al suolo.  E, mentre gli americani non hanno ancora aperto a questa prospettiva e concesso alle forze militari di Kiev il pieno appoggio in questo tipo di operazioni a lungo raggio con l’ausilio di armi statunitensi, l’Europa in gran parte ha già ceduto e approvato al capriccio di Zekenskyj – benché le vere armi a lungo raggio che potrebbero fare la differenza, sono in mano solo a pochi dei paesi occidentali dell’Unione come la Germania, ad esempio. Ecco perché l’Italia, come la Germania, è reticente. L’Italia è uno dei primi paesi in fila nella lista russa che verrebbe colpito, qualora la Russia ritenesse di farlo.

 Il documento sulla nuova Dottrina Militare russa enuncia il principio fondamentale dell’uso delle armi nucleari di vario tipo per proteggere la sovranità del Paese. Il Presidente russo ammette di essere fortemente consapevole del “potere colossale che queste armi hanno”, tanto che a livello globale si previene la diffusione del nucleare e dei suoi componenti. Ma, poiché la situazione globale sta cambiando velocemente ed emergono forti minacce all’orizzonte, allora la Russia ha deciso di rivedere le linee guida per se stessa e per i propri alleati. La bozza della nuova versione aggiornata contiene un nuovo punto fondamentale secondo cui viene considerata un’aggressione contro la Russia quella portata avanti da “qualsiasi Stato non nucleare” ma che coinvolga o sia sostenuto da un “qualsiasi Stato nucleare” in un “attacco congiunto contro la Federazione Russa”. Inoltre, “stabilisce chiaramente le condizioni per la Russia in cui procedere con la transizione all’uso delle armi nucleari” e cioè, ogni volta che la Russia riceverà “informazioni attendibili su un massiccio lancio di aria e spazio con armi d’attacco e il loro attraversamento del confine di Stato”. La Russia si riserva il diritto di utilizzare armi nucleari in caso di aggressione anche alla Bielorussia in quanto membro effettivo dello Stato dell’Unione ed anche quando il nemico, con “armi convenzionali” crea una minaccia critica alla sovranità. Inoltre, a livello tecnico, i missili entrano in principio di combattimento “con le testate già montate e pronte all’uso”. Gli Stati Uniti D’America non sono un bersaglio esente dalla possibilità di essere colpito. Ricordiamo anche che la Russia ha anche comunicato in passato che, qualora i Paesi occidentali rimuovessero le restrizioni imposte a Kiev determinando un pieno e ufficiale coinvolgimento, Mosca fornirebbe le stesse armi a lungo raggio a Paesi suoi alleati. Il cambiamento della Dottrina Militare Nucleare russa, così pubblicamente annunciato, non è solo un deterrente per contenere le azioni sconsiderate dell’Occidente ma un vero e proprio piano rivoluzionario per la difesa del Paese, il cui protocollo finirà sulle scrivanie di tutti i responsabili militari, i quali si prepareranno ad attuarlo pienamente nei prossimi mesi.     

26 settembre 2024 – PAOLA MORA – Qui Radio Londra Tv

 

PAUSA CAFFE’

Scroll to top
error: Content is protected.