LE VERE PAROLE DI VLADIMIR PUTIN SU DONALD TRUMP, IL RAPPORTO PERSONALE E POLITICO CON I PRESIDENTI DEGLI STATI UNITI D’AMERICA E IL FATTORE XI JINPING – VALDAJ 2024

LE VERE PAROLE DI PUTIN SU DONALD TRUMP, IL RAPPORTO PERSONALE E POLITICO CON I PRESIDENTI D'AMERICA E IL FATTORE XI JINPING - VADAJ 2024

Traduzione e argomentazione di Paola Mora Sabatino

Nel corso del prestigioso Forum a Valdaj non sono mancate le domande sul parere di Vladimir Putin rispetto all’operato di leaders ch’egli, nella lunga carriera, ha fin ora incontrato. Ovviamente, questo argomento è stato utilizzato come anticamera per spingere successivamente sul Presidente russo affinché parlasse della sua opinione sull’elezione di Trump, il sesto capo di stato degli Stati Uniti sotto il mandato presidenziale di Putin, ma anche quello con cui quest’ultimo si è già trovato ad avere a che fare in precedenza. Alla domanda generica del presentatore dell’evento – “Qualcuno di loro ha lasciato traccia nella tua memoria? Forse hai ricordi positivi o meno positivi riguardo ad alcuni di loro. E con chi ti è piaciuto lavorare?“, Vladimir Putin ha risposto tranquillamente:

“...sono tutte persone interessanti. Difficilmente riesco a immaginare un uomo che ottiene la più alta carica politica in uno dei paesi più importanti del mondo pur essendo mediocre, stupido o poco interessante. Cosa intendo? In effetti, la politica interna negli Stati Uniti si è evoluta verso maggiori lotte politiche interne e maggiori tensioni politiche con oppositori e rivali politici del capo dello Stato che utilizzano tutti i tipi di trucchi per far deragliare la sua agenda. Molto spesso utilizzano trucchi sporchi che sono molto lontani dal tipo di cultura politica a cui fingono di aderire. Ricordate tutti gli attacchi che Bush ha dovuto affrontare. È stato definito analfabeta, non intelligente o ignorante. Ma questo non era vero”.

Bush è implicitamente la persona che è rimasta maggiormente impressa a Vladimir Putin nonostante le contraddizioni, ne parla quasi a volerlo riscattare da quel che si vociferava su di lui e cioè, che fosse un uomo mediocre.

“Avevamo molte differenze e contraddizioni. Lo credo, se parliamo in termini di politica americana nei confronti della Russia. La maggior parte di loro [dei presidenti americani]  ha concentrato tutti i propri sforzi nell’organizzare quello che equivaleva ad un intervento segreto, una volta data una visione generale delle loro azioni. Tuttavia, come persona, posso dirvi che George W. Bush, che era governatore del Texas prima di diventare presidente, ed era a capo di uno stato molto impegnativo, enorme, tra l’altro, è riuscito in questa posizione. A giudicare dalla mia esperienza con lui, è intelligente quanto chiunque altro in questa stanza, non importa cosa dicono del suo basso QI, ecc., ed era intelligente quanto tutti i suoi rivali politici. E questo lo so per certo, dato che gli ho parlato di persona e ho trascorso una notte nel suo ranch in Texas. Molte volte ho incontrato anche i suoi genitori che mi hanno invitato a casa loro e anche loro sono venuti a trovarmi. Ecco cosa posso dirvi: quando ho parlato con suo padre, che era anche lui ex presidente degli Stati Uniti, ma quando abbiamo parlato non era più presidente, ovviamente – mi ha detto in tutta onestà e con voce calma:Abbiamo commesso un grosso errore quando abbiamo deciso di ostacolare le Olimpiadi di Mosca. Ciò ha spinto la Russia a fare lo stesso con le nostre Olimpiadi”. Questo è quello che mi ha detto faccia a faccia: “Era una sciocchezza, un grosso errore. Perché stiamo facendo tutto questo“, ha detto. Ma questo non ha cambiato nulla. Di fronte alle pressioni esterne, il Comitato Olimpico Internazionale si è letteralmente trasformato in un circo. Hanno fatto tutto il possibile per trasformare il movimento olimpico in uno stratagemma di marketing e lo stanno distruggendo con le loro stesse mani. Ma non è questo il punto: non sto parlando di questo adesso, sto parlando delle persone con cui ho dovuto lavorare. Ognuno di loro è una persona straordinaria. Sono arrivati ​​così in alto per un motivo”.

Vladimir Putin, tentato dal percorrere l’argomento sulle Olimpiadi, ricordiamo che il presidente russo è un appassionato sportivo e quindi, non potrebbe mai essere indifferente all’importanza che rivestono gli sport nella società,  ha svoltato per non dilungarsi e per restare allineato alla domanda postagli. Ha risposto a ciò che di più specifico gli si è a quel punto chiesto su Donald Trump:

” Durante il suo primo mandato presidenziale – tutti dicevano che era soprattutto un uomo d’affari e che non capiva molto di politica, che poteva sbagliare. Ma prima posso dirtelo: il suo comportamento di fronte a un tentativo di omicidio mi ha davvero impressionato. Si è rivelato un uomo coraggioso. E non si trattava solo della mano alzata e dell’appello a lottare per i loro ideali condivisi. Non era solo quello, anche se, ovviamente, si trattava più di un riflesso. Un uomo si mostra in condizioni straordinarie: è qui che un uomo si mostra. E si è mostrato, secondo me, nel modo giusto: ha mostrato il suo coraggio, come uomo. Per quanto riguarda la politica durante il suo primo mandato, non so se ciò che dirò gli arriverà, ma lo dirò comunque adesso. Lo dico in tutta sincerità: ho l’impressione che fosse perseguitato da tutte le parti, che non gli lasciassero fare nulla. Aveva paura di fare un passo a sinistra, a destra, per dire una parola in più. Non so cosa succederà adesso, non ne ho idea: questo è il suo ultimo mandato, quindi sta a lui fare le sue scelte. Non voglio commentare ora quello che è stato detto durante la campagna presidenziale, penso che sia stato detto consapevolmente cercando di ottenere voti, ma non importa. E quanto è stato detto in termini di tentativo di ristabilire le relazioni con la Russia, per contribuire a porre fine alla crisi ucraina, a mio parere merita almeno attenzione. Approfittando di questa opportunità, vorrei congratularmi con lui per la sua elezione a Presidente degli Stati Uniti d’America. Ho già detto che lavoreremo con qualsiasi capo di stato che goda della fiducia del popolo americano. Manterremo fede a questo impegno; non penso che sarebbe vergognoso chiamarlo. Non lo faccio perché c’è stato un tempo in cui i leader dei paesi occidentali mi chiamavano quasi ogni settimana e poi all’improvviso hanno smesso. Se non vogliono farlo, così sia. Come puoi vedere, siamo vivi e vegeti e ci stiamo sviluppando, andando avanti. Se qualcuno di loro vuole riprendere i contatti, l’ho sempre detto e lo voglio ripetere: non abbiamo nulla in contrario. Siamo pronti a riprendere i nostri contatti e a discutere. Siamo pronti, ovviamente.”

Innanzitutto, Putin scinde il politico dall’uomo, esattamente come in precedenza con Bush. Sostiene che chiuderà un occhio su parole che Trump ha pronunciato durante la campagna elettorale, poiché si rende conto che potrebbe essere stato per accumulare dei voti, e che nel precedente mandato di Trump le cose non sono andate bene tra loro. Non lo dice apertamente ma lascia intuire indirettamente come, il fatto che Trump fosse bloccato e ostacolato nelle sue iniziative, potrebbe aver inciso anche nel modo in cui egli trattava con la Russia. In fondo, è il problema di tutti i presidenti eletti negli USA. Dal punto di vista umano lo reputa un coraggioso, il cui coraggio si è manifestato il giorno del tentativo di assassinarlo. Quindi, poiché è un uomo coraggioso e questa indole è emersa in un momento critico, Putin reputa che aldilà di tutto Trump è una persona con cui si può parlare nei momenti critici, lo reputa un politico corretto. E’ troppo presto quindi, secondo il Presidente Vladimir Putin, per tirare conclusioni ma si è aperta la possibilità unica per pacificare la situazione globale attraverso il dialogo diplomatico. E questo, “merita almeno attenzione“. A questo punto della verace discussione che, per capire quali potrebbero essere i punti di discussione tra Trump e Putin in futuro, è necessario assimilare tutto quel che è stato detto a Valdaj prima di credere che sarà un percorso semplice dal momento che, la Russia, cerca ottime garanzie per poter sancire che l’equilibrio è finalmente raggiunto, Feng Shaolei, rappresentante per la Cina, ha espresso
gratitudine a nome dei suoi colleghi cinesi per la brillante organizzazione del vertice di Kazan e per la possibilità del confronto con Putin a Valdaj.

Ricordo che otto anni fa in questo forum ho avuto l’onore di chiederti: cosa pensi del rapporto tra Russia, Stati Uniti e Cina? La tua risposta è stata azzeccata: hai detto che dovrebbero essere reciprocamente rispettosi e reciprocamente vantaggiosi . Sono passati otto anni da quel momento. Ci sono così tanti cambiamenti in atto in tutto il mondo. Da un lato c’è tutta questa concorrenza e tutte queste terribili sanzioni. Ma, d’altro canto, la Cina è stata lì per la Russia come partner strategico, e c’è stato molto slancio positivo nello sviluppo della cooperazione all’interno dei BRICS. Ecco la mia domanda: qual è la sua valutazione dello sviluppo attuale e futuro del partenariato strategico Russia-Cina? In secondo luogo, sarà possibile riportare alla normalità le relazioni tra Russia, Stati Uniti e Cina nel nuovo ambiente? Grazie mille” .

Vladimir Putin, che già aveva nella prima parte del suo intervento pronunciato un endorsement pazzesco alla Cina, negando il luogo comune secondo cui Xi Jinping vuole “assoggettare” o “dominare” sugli altri nel mondo, ha risposto:

“Per quanto riguarda le relazioni tra Russia e Repubblica popolare cinese, queste hanno raggiunto un massimo storico e si basano sulla fiducia reciproca, che è qualcosa che ci manca nelle nostre relazioni con altri paesi, soprattutto con i paesi occidentali. Ho già detto perché. Lo so, se avessimo qui rappresentanti di coloro a cui mi rivolgo nelle mie osservazioni, avrebbero presentato un lungo elenco di accuse contro la Russia e contro di me. Ma non è questo il punto adesso. Voglio solo dire che il livello di fiducia tra Russia e Cina è al punto più alto della storia recente. E questo, proprio questo, le nostre relazioni personali, amichevoli, veramente amichevoli, con il presidente della Repubblica popolare cinese, Xi Jinping, offrono una solida base per consentire ai nostri due paesi di stringere legami più stretti. Non entrerò ora nei dettagli, ma comunque, 240 miliardi di scambi non vi rendono i maggiori partner commerciali, ma è pur sempre la quarta bilancia commerciale tra i principali partner commerciali ed economici della Cina. Questo è già un bel risultato, e anche un fatto molto importante. E ci completiamo davvero bene. Abbiamo iniziato con l’energia, compresa l’energia nucleare. Man mano che le nostre capacità tecnologiche crescono, condividiamo queste tecnologie, questo è molto importante e questa importanza sta crescendo. Pertanto, stiamo espandendo la nostra cooperazione a tutti i livelli, la gamma delle nostre capacità, concentrandoci sempre di più sull’alta tecnologia in tutti i tipi di settori. La Cina ha ottenuto molto. Ho già detto – non ricordo se l’ho menzionato qui durante la sessione precedente – ma in altri eventi ho detto che i nostri esperti ritengono che la Cina abbia adottato e sviluppato un modello economico basato sull’economia tradizionale cinese. Questo modello si è rivelato molto più efficace rispetto a molte altre economie leader in tutto il mondo. Ciò significa che l’economia cinese sovraperforma le altre economie, nonostante una leggera decelerazione in termini di tassi di crescita negli ultimi tempi. Sfortunatamente, gli Stati Uniti hanno adottato una politica di doppio contenimento, cercando di contenere e scoraggiare sia la Cina che la Russia. Perché ne hanno bisogno, considerando che devono concentrarsi su due fronti contemporaneamente? Naturalmente, è chiaro che gli Stati Uniti vedono la crescente potenza economica della Cina come una minaccia, una minaccia al loro dominio. Secondo me, se vogliono lavorare ed essere efficaci nei loro sforzi, questi sono i metodi sbagliati. Devono cambiarli. Devono dimostrare di avere un vantaggio attraverso una concorrenza leale e aperta, che consentirebbe agli Stati Uniti di attivare le proprie risorse interne e i propri motori di sviluppo. Ma cosa hanno fatto gli Stati Uniti? Hanno minato il proprio sviluppo con tutti questi divieti e restrizioni. L’obiettivo è vietare i prodotti cinesi o la tecnologia cinese sul mercato statunitense. Ma cosa ne verrà fuori? Maggiore inflazione e maggiori costi di produzione. Questo sarà il risultato. Per quanto riguarda le nostre interazioni, la nostra cooperazione con la Repubblica popolare cinese può essere abbastanza complementare nei settori in cui gli Stati Uniti hanno cercato di contenere la Cina. Ad esempio, abbiamo iniziato con il settore energetico. E c’è stato molto slancio nel settore del petrolio e del gas, nonché in quello nucleare. Stiamo lavorando insieme in modo proattivo per costruire nuove unità nelle centrali nucleari e anche per le consegne di petrolio e gas. Tutto ciò contribuisce agli sforzi della Cina per raggiungere la propria sicurezza energetica in modo affidabile e sostenibile. In effetti, siamo vicini, quindi non c’è nessuno che possa ostacolarci, né tempeste, né tentativi di chiudere le rotte di navigazione. Niente può ostacolare la nostra cooperazione, poiché condividiamo lo stesso confine. In questo modo possiamo garantire le forniture oggi e in futuro. Penso che tutti vincerebbero e non ci sarebbero perdenti se gli Stati Uniti, ad esempio, cambiassero rotta nel modo in cui trattano sia Russia che Cina, abbandonando la politica di doppio contenimento verso un quadro di cooperazione trilaterale.”

Tutte parole che Vladimir Putin rivolge a Washington. E chissà che non vengano colte.  

10 novembre 2024 – PAOLA MORA – Qui Radio Londra Tv

 

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