LA TRAGICA E MISTERIOSA MORTE DI WILL ROTHSCHILD: UN EREDE DEI FAMOSI BANCHIERI AVREBBE PERSO LA VITA IN UN INCENDIO A HOLLYWOOD HILLS
di Anna Turletti (corrispondente estero)
Will Rothschild, identificato come membro della famosa dinastia bancaria Rothschild, risulta deceduto tragicamente mercoledì ultimo scorso, in un devastante incendio che ha distrutto la sua residenza sulle colline di Hollywood. L’incidente, caratterizzato da circostanze drammatiche, ha attirato l’attenzione pubblica, riaccendendo il dibattito sull’enigmatica eredità della famiglia, fatta di ricchezze, influenza, speculazioni e misteri, ma anche di rivalità e di morte. L’incendio è divampato mercoledì in una casa a due piani situata su Lookout Mountain Avenue. I servizi di emergenza, con un team di 45 vigili del fuoco, hanno risposto prontamente, riuscendo a “domare le fiamme in 33 minuti”. Nonostante gli sforzi, Rothschild sarebbe morto a causa dell’incendio, addirittura “bruciato vivo” e trovato carbonizzato, come scrivono alcuni siti informativi. La residenza, costruita 87 anni fa, non era dotata di moderni sistemi antincendio, e non è ancora chiaro se gli allarmi antifumo fossero funzionanti. Il Medico Legale della Contea di Los Angeles sta indagando sulle cause e sulle modalità del decesso, anche se presso il Los Angeles Police Department non sono così poco abituati ad azioni di cover up (copertura e messa a tacere) per le morti controverse di altre personalità eccellenti del mondo della politica, della finanza e dello spettacolo. I vicini, ma non ancora gli inquirenti, hanno definito il deceduto come Will Rothschild, una figura riservata della comunità benestante di Hollywood Hills. Mentre alcuni hanno espresso dolore per la sua scomparsa, altri hanno sottolineato il suo basso profilo, notando che molti pensavano che la casa fosse disabitata. Un’eredità di ricchezza e mistero.
Il legame di Will Rothschild con le attività finanziarie della famiglia non è chiaro, ma la sua morte aggiunge un ulteriore capitolo alla complessa e travagliata narrativa della dinastia Rothschild. Quest’anno, 2024, è segnato anche dalla scomparsa di Lord Jacob Rothschild, noto come “PINDAR“, morto a 87 anni. Questo evento ha alimentato ulteriori speculazioni, con alcuni che vedono legami simbolici tra le due perdite. Ma non si può ulteriormente ricordare la morte nel novembre 2022 dell’altro magnate di famiglia, il britannico Sir Evelyn de Rothschild, la cui moglie divorziata Jeanette Bishop era stata pure trovata morta in circostanze misteriose nei boschi dei monti Sibillini, in Italia, nel 1980. Al tutto si può ancora aggiungere l’altra scomparsa misteriosa, nel 1996, un cosiddetto “suicidio impossibile” ma fatto così passare dai media, del rampollo e nuovo astro nascente di famiglia, il figlio di Victor, Amschel Mayer Rothschild, chiamato così in omaggio al capostipite settecentesco della famiglia di banchieri. Amschel Mayer era stato trovato morto per strangolamento, con la cintura del suo accappatoio stretta al suo collo, in un hotel di Parigi dove si trovava per gestire una fusione tra le succursali francesi dell’impero di questa famiglia con la N.M. Rothschild di Londra, operazione che presumibilmente qualcuno non voleva, forse lo stesso Jacob, suo fratellastro e anch’egli figlio del Barone Victor. Tornando tuttavia al recente rogo della villa di Lookout Mountain Avenue, secondo alcune fonti Will Rothschild era un Gran Maestro Massone di 33º grado, un dettaglio che ha aggiunto ulteriore fascino e mistero alla sua vita, e che si ricollega in una strana situazione di cabala e di numerologia simbolica, agli stessi 33 minuti dichiarati dai media e impiegati dai vigili per domare le fiamme della sua abitazione californiana. Questi particolari hanno alimentato nuove teorie legate all’influenza della famiglia sulla finanza e sulla politica globali. Uno sguardo su un’eredità complicata. La famiglia Rothschild ha trascorso secoli come “pilastro“, quasi sempre dietro le quinte, del settore bancario e finanziario globale. I ricercatori liberi e senza vincoli li accusano di esercitare un’influenza sproporzionata sui sistemi internazionali, sulla politica e persino sulle guerre. La vita con la morte prematura di Will Rothschild offre uno scorcio raro su una famiglia che bilancia storia, immense ricchezze e ambiguità inaspettate. La sua scomparsa, avvenuta in circostanze così drammatiche, così come quella di altri membri della sua famiglia, ha dato adito a ipotesi che spaziano dalla vendetta alla cospirazione, fino alla semplice tragedia, oppure a faide e crisi di famiglia. Crisi che per esempio potrebbe trovare anche conferme nella presunta decisione, presa lo scorso anno da parte del casato originario di Francoforte, di mettere all’asta la sua preziosa collezione d’arte. L’indagine in corso dovrebbe fornire ulteriori dettagli sugli eventi che hanno portato all’incendio, sempre che non vengano bloccati sul nascere per non far trapelare, come spesso succede, la verità. Per ora questo incidente serve a ricordare che anche le famiglie ricchissime ma dai lati oscuri, non sono esenti da drammi, crimini interni o esterni e da pesanti crisi esistenziali. Personalmente, però, a differenza di diversi opinionisti (in buona o cattiva fede) non ritengo ancora che si possa gridare ai quattro venti che la famiglia Rothschild sia ormai in declino…
Ai posteri l’ardua sentenza. Al prossimo aggiornamento.
30 novembre 2024 – ANNA TURLETTI – Qui Radio Londra Tv