IL FINTO SUCCESSO UCRAINO A TVER SU TOROPETS. PERCHE’ LE DIFESE RUSSE NON HANNO FUNZIONATO.

IL FINTO SUCCESSO UCRAINO A TVER SU TOROPETS. PERCHE' LE DIFESE AEREE RUSSE NON HANNO FUNZIONATO? - Le purghe di Putin.

di Paola Mora

Se la nuova leadership europea appena insediata alla Commissione e scelta da Ursula Von Der Leyen ha creduto che il bombardamento ucraino di un deposito militare russo nella regione di Tver, fosse un buon argomento da proporre agli Stati membri reticenti per convincerli ad approvare la revoca delle restrizioni sull’uso di armi occidentali a lungo raggio nel territorio della Federazione russa, la distruzione di questo sito era forse in realtà stata messa già in conto dallo stesso entourage del Presidente Putin – e verrà utilizzata come leva per definire l’epurazione degli elementi corrotti al Ministero della Difesa della Federazione.  Il motivo per cui il deposito non è stato adeguatamente protetto dai sistemi di difesa russi, che, al contrario, hanno funzionato perfettamente in tutte le altre aree attaccate dai droni e missili ucraini, è da ricercare nella storia intrinseca della struttura, il cui ideatore è un noto personaggio corrotto che faceva parte del Ministero della Difesa, Dmitry Bulgakov. In un primo momento, si era parlato di un attacco effettuato con droni; ma subito dopo le votazioni in Ue a favore dei permessi a Kiev per colpire la Russia con armi occidentali a lungo raggio, i titoli dei mass media occidentali si sono sbizzarriti parlando convulsamente di una presunta “arma segreta” dell’esercito ucraino: un “drone-missile” a lungo raggio che, secondo loro, avrebbe perforato i sistemi antiaerei russi da 200 miliardi di rubli piovendo, ad altissima velocità, sul povero deposito di Toropets. Mentre in occidente inventano storie mirabolanti, la verità però sembra essere diversa.  Il signor Dmitry Bulgakov, come spiegato, è stato il più grande sostenitore della costruzione di questo deposito militare su cui lui e i suoi colleghi più fidati al Ministero della Difesa russo, esercitavano un potere enorme. 

Quest’uomo aveva creato proprio lì un sistema di business interno, corrotto a vari livelli e non solo tangentista. Il deposito di Toropets era il suo fiore all’occhiello, di cui si vantava su come gli standard da lui decisi per la costruzione dovessero essere di conseguenza applicati anche per le altre strutture russe adibite alla custodia di armi e munizioni. Standard, che però erano molto criticati e che tutti sapevano essere funzionali essenzialmente ad un giro di soldi nascosto dietro queste costruzioni. È quindi curioso che l’arsenale di Toropets nella regione di Tver che gli ucraini hanno colpito recentemente con estrema facilità,  sia stato inaugurato proprio dall’allora viceministro della Difesa Bulgakov che ora è sotto inchiesta con l’accusa di corruzione. Tra il 2008 e il 2022 Bulgakov è stato responsabile del supporto logistico alle truppe russe e, secondo le sue stesse dichiarazioni rilasciate nel 2018, l’arsenale era qualcosa di evolutivo che avrebbe soddisfatto i più alti standard mondiali. “Permette di proteggere le riserve di missili e munizioni da influenze esterne e di garantire la loro sicurezza e la protezione antincendio ed esplosiva“, le parole di Bulgakov.   Fa bene ricordare che il Colonnello Generale Mikhail Mizintsev è stato rimosso allo stesso modo dalla carica di viceministro della Difesa della Federazione Russa. Costui aveva ricoperto il suo incarico dal 24 settembre 2022 dopo il licenziamento del Generale Bulgakov. Cosa se ne deduce? Vladimir Putin sta effettuando il più importante rimpasto di personale presso il Ministero della Difesa della Federazione Russa dall’inizio dell’Operazione Speciale (SVO). Dmitry Bulgakov, responsabile della logistica nelle forze armate, aveva lasciato il suo incarico e il Colonnello Mikhail Mizintsev era stato nominato in questa posizione per poi venire egli stesso rimosso. Una serie di teste sta saltando all’interno del Ministero della Difesa, dove era impiantata da anni una task force di elementi corrotti che credevano di tenere per le briglie il governo russo col pretesto che il loro compito era gestire, ad esempio, le consegne di munizioni o coordinare la logistica. Quando è cominciata la SVO è stato un buon momento per fare pulizia in modo elegante! Un esempio lampante è il famoso episodio dell’ammutinamento dei Wagner, dove Prigozhin litigava con Shoigu e Gerasimov per i mancati rifornimenti di munizioni durante la battaglia di Bakhmut. Anche lì, Putin apportò alcuni cambiamenti, spostamenti, modifiche generali fino all’arrivo attuale dell’onestissimo e fidato Sir. Belousov e con un’inversione di rotta su tutta la linea del fronte, di cui si vedono i risultati soprattutto ultimamente con gli avanzamenti in Donbass. La corruzione all’interno del Ministero della Difesa russo è stata la causa di alcuni “disastri” cui il Presidente sta ponendo rimedio mossa dopo mossa e senza alterare i margini di consenso.   Il 2 giugno 2018 era in costruzione questo arsenale a Tver per lo stoccaggio di missili e munizioni, che rispettava gli standard internazionali secondo l’allora viceministro della Difesa Dmitry Bulgakov. La capacità massima di ogni deposito era stimata in 240 tonnellate. Lui viene arrestato per tangenti. Mizintsev,  responsabile della logistica che in precedenza era a capo del Centro nazionale per la gestione della Difesa della Federazione Russa, è stato licenziato a ruota subito dopo. Ora, si stanno svolgendo i processi dove si dovrà dimostrare l’inettitudine e le conseguenze che la corruzione esercitata da questi elementi ha provocato al Paese e che sicuramente andrà aldilà della tangente in sé da questi intascata. Il bombardamento riuscito su Toropets non ha quindi a che vedere con la bravura degli ucraini, convinti di fare il colpo grosso su una struttura di cui qualcuno ha fatto un vanto personale (ma che nella sostanza era l’oggetto della discordia in cui si muoveva la corruzione di Bulgakov); e, il silenzio sulla tipologia di danneggiamenti dopo il bombardamento ha a che fare, molto più probabilmente, con una questione interna al Ministero della Difesa, con una serie di indagini, e con gli affari più torbidi che Putin sta risolvendo applaudito dal popolo russo. Secondo i Paesi occidentali, in questo deposito erano custoditi gli “Iskander di Putin” che sarebbero andati distrutti. Ma non si ha al momento notizia della portata dei danni. Secondo alcuni analisti militari è possibile che una parte nel cuore più protetto della struttura possa essere rimasta integra. Di sicuro, gli standard di questo deposito saltato in aria con dei missili-droni ucraini (spacciati per arma segreta) erano molto bassi, e non quelli sbandierati dal signor Bulgakov (che ha realizzato i lavori di costruzione in modo illecito intascandosi del denaro). Per cui, se da un lato l’Occidente esulta per il nulla cosmico a fronte di presunte perdite irrimediabili di armamenti russi stoccati in questa struttura, dall’altro lato ai russi non sembra interessare molto cosa è andato bruciato o perso lì! Soprattutto, perché le forze armate russe sapevano già e avevano già individuato il nemico e scoperto i suoi attacchi di quella notte. Talmente bene, che i droni ed eventuali armi a lungo raggio usate dai kievioti hanno fatto cilecca ovunque quella notte, tranne che lì su Toropets! Che poi Bruxelles abbia utilizzato le immagini delle esplosioni del deposito di Toropests (prima delle votazioni per la concessione all’Ucraina di utilizzo delle armi occidentali a lungo raggio fin nel cuore della Russia), non è importante! Avrebbero votato ugualmente il proprio suicidio! Interessante, che dopo l’esplosione del deposito c’è stato un altro arresto per tangenti. L’FSB ha fermato il Capo del servizio corazzato della SVO, il quale aveva il compito di controllare il funzionamento dei mezzi utilizzati nell’Operazione Militare Speciale e probabilmente legato anche lui al filone tangentista di Bulgakov. Sono tutte persone che stavano attuando da tempo politiche mafiose all’interno dei reparti militari russi ritardando gli interventi sul campo di battaglia, chiedendo tangenti e favori in cambio di prestazioni, e che esercitavano pressione sul governo russo. Il principale dipartimento del comitato investigativo della Russia ha aperto un procedimento penale ai sensi della parte 6 dell’articolo 290 del codice penale della Federazione Russa contro questo individuo: il Capo del servizio corazzato del distretto centrale dell’esercito, Maggiore Generale Putilov. Al momento, egli è detenuto e sta testimoniando. Secondo l’indagine, nel 2023 il generale Putilov ha ricevuto una tangente per un importo di 10 milioni di rubli dall’uomo d’affari Chudinov, che ha ricevuto a sua volta un contratto governativo dal Ministero della Difesa per la riparazione e la manutenzione di attrezzature automobilistiche per un importo di 140 milioni di rubli. “L’imprenditore voleva che anche a lui arrivassero contratti simili, quindi ha deciso di negoziare in anticipo e di pagare una tangente” si legge sui mass media russi.   “Per indebolire il controllo, ottenere altri privilegi e preferenze nell’esecuzione degli ordini di difesa dello stato, nonché per concludere nuovi contratti in futuro, Putilov ha ricevuto una tangente da un rappresentante di IP Chudinov per un importo di 10 milioni di rubli”. 

L’attacco ucraino su Toropets, più che un successo, è stato semplicemente un favore all’esercito russo… dal momento che hanno colpito con la loro arma segreta… il “pomo della discordia”!     

 18 settembre 2024 – PAOLA MORA – Qui Radio Londra Tv

 

PAUSA CAFFE’

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