PIEMONTE: L’APPELLO ALLA REGIONE, DEI CONSIGLIERI COMUNALI BORRINI E FURGIUELE, SUL PROVVEDIMENTO DI BLOCCO DELLA CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI IN VIGORE DAL 15 SETTEMBRE IN 76 COMUNI PIEMONTESI
– di Paola Mora
Il 15 settembre 2023, per la solita retorica secondo cui “ce lo chiede l’Europa”, in 76 comuni piemontesi compreso il capoluogo di Torino, indi non in tutta la regione, scatterà il provvedimento di divieto totale di circolazione per i veicoli diesel Euro 5. La misura, per qualche ragione che varrebbe la pena spiegare dal momento che si rendono inagibili totalmente questi mezzi automobilistici su cui i proprietari sostengono delle spese, ha anche una scadenza estendendosi fino al 15 Aprile 2024. Uno stop ‘temporaneo’ cui seguiranno aggiornamenti e rivisitazioni destabilizzanti per la mobilità di liberi cittadini, ufficialmente in nome dell’aria pulita stabilita su parametri poco realistici, ma nella pratica mero business europeizzanteche penalizza le fasce più deboli e avvantaggia ricchi possidenti, start up dell’elettrico, nonché pone l’Italia in una posizione sfavorevole dal punto di vista commerciale e competitivo. In effetti, nella pianificazione delle normative che tendono a scoraggiare l’uso delle automobili intese come proprietà privata, ed è questo piuttosto che interessa maggiormente che non la situazione ambientale, non si è tenuto conto delle difficoltà del pieno e freddo prossimo inverno in cui si chiede a tanti cittadini, di lasciare a casa o di sbarazzarsi delle proprie vecchie auto per comprarne di nuove o utilizzare, in caso di indigenza economica, mezzi pubblici mai seriamente implementati su territorio e che non coprono tutte le zone utili per raggiungere strutture pubbliche, ospedali, posti di lavoro, ecc.
Non è un vantaggio per chi vive in aree non ben servite dagli autobus e decentrate. I costi dei biglietti per i mezzi pubblici sono anche aumentati. In molte città d ’Italia ove si chiede questo sacrificio, scarseggia la sicurezza nelle stazioni, alle fermate degli autobus, nelle metropolitane dove stupri e borseggi sono all’ordine del giorno; gli orari in cui le zone sono servite dai mezzi pubblici non coprono neanche l’intera giornata, ed il taxi è un mezzo di lusso cui puoi rivolgerti saltuariamente. In Piemonte è già in vigore il blocco del traffico tutti i giorni 24 ore su 24 per i diesel e benzina fino a Euro 2 e per i GPL e metano fino a Euro 1. Con la nuova normativa, entra in vigore il divieto di circolazione dalle 8:00 alle 19:00 dal lunedì al venerdì dei veicoli dotati di motore diesel Euro 3, Euro 4 e la novità è nell’Euro 5 per il trasporto di persone e merci. Tutti i giorni compresi quelli festivi c’è divieto di circolazione, inoltre, per ciclomotori, motocicli Euro 0 ed Euro 1. Non basta, perché in caso di “emergenze” rispetto alla salubrità dell’aria calcolata su dati scientifici che tengono conto solo dei parametri preferenziali di Bruxelles ma non offrono una panoramica complessiva di quali potrebbero essere i reali problemi della qualità di ciò che respiriamo, entrano in vigore ulteriori divieti avvalendosi delle famigerate‘zone a colori arancione e rosso’, di moda e sperimentate già in periodo Covid19. In Piemonte esiste,in alternativa, un sistema denominato ‘MOVE-IN’ che serve, se vi si aderisce, a circolare nonostante le limitazioni e che ‘concede di inquinare’ma solo fino a un chilometraggio prestabilito a seconda del mezzo che si possiede, tranne che durante i periodi emergenziali. Questo, è reso possibile attraverso l’installazione di una scatola nera sulla propria automobile e sottoponendosi a un controllo costante sull’uso che si fa del proprio veicolo privato. Lo stop piemontese agli Euro 5 riguarda circa 140mila vetture, e questo, ha fatto scattare l’allarme soprattutto tra lavoratori e commercianti.A tal proposito, riportiamo l’appello dei Consiglieri comunali rispettivamente di Settimo Torinese e di Chieri, AntonioBorrini e LuigiFurgiuele, che intimano alla regione Piemonte di fare un passo indietro sul blocco circolazione ulteriormente predisposto per il periodo che copre l’autunno-inverno 2023- 2024, e che si sono sentiti in dovere di prendere le difese di centinaia di lavoratori, commercianti, famiglie, che oltre a combattere contro il caro vita devono destreggiarsi nel proprio Paese per trovare soluzioni anche solo per muoversi e poter continuare a lavorare, nel bel mezzo della crisi e senza aiuti realistici da parte delle istituzioni:
-L’APPELLO DEI CONSIGLIERI COMUNALI BORRINI E FURGIUELE: LA REGIONE PIEMONTE FACCIA UN PASSO INDIETRO SU BLOCCO CIRCOLAZIONE VEICOLI.
“Abbiamo appreso – affermano Borrini e Furgiuele- che dal 15 di Settembre fino al 15 Aprile del 2024 sarà prevista una misura volta al blocco deciso dalla Regione Piemonte per i veicoli omologati come euro 5, diesel euro 4 e mezzi a benzina fino ad euro 2 e i gpl\metano euro 1 per i giorni feriali dalle 8 alle 19. Questa sembra la conseguenza dopo la condanna dell’Italia da parte della Corte di Giustizia UE e alla procedura d’infrazione aperta dalla Commissione per la pessima qualità dell’aria rilevata nel 2010-2018 in Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto”.
“Abbiamo a che fare evidentemente – riflettono i Consiglieri – con organismi sovranazionali a cui sembra non importare nulla delle conseguenze sui territori che gli indirizzi, obblighi e punizioni che i burocrati di Bruxelles dispensano agli stati aderenti; sicuramente, come sempre, un ‘occhio di riguardo’ è sempre per l’Italia, probabilmente il Made in Italy non piace o fa paura ai burocrati europei. Questa misura adottata dalla Regione Piemonte allerta non solo noi ma moltissimi piemontesi e associazioni di categoria come Confesercenti, secondo cui saranno penalizzati Cittadini e lavoratori autonomi già penalizzati per l’aumento delle tariffe dei parcheggi ma anche dei mezzi pubblici. Anche Confartigianato sembra categorico, infatti, dichiara in una intervista attraverso il proprio Presidente ‘il blocco dei veicoli diesel euro 5 è un provvedimento iniquo…’”.
“Anche noi siamo preoccupati per i nostri territori e i nostri Concittadini-concludono Furgiuele e Borrini-riteniamo che questa misura penalizzi lavoratori e famiglie che non possono permettersi di cambiare auto quindi o sei ricco oppure non ti resta che affidarti al servizio di trasporto pubblico che al momento sembra più costoso e mostra diverse pecche a livello di servizio. Per questa ragione, invitiamo Regione Piemonte a fare un passo indietro e a trovare soluzioni concrete ma meno di impatto sulla vita e sulle tasche dei Piemontesi”.
Così in una nota,
Antonio Borrini, Consigliere comunale Settimo Torinese.
Luigi Furgiuele, Consigliere comunale Chieri.
25 AGOSTO 2023 – PAOLA MORA – QUI RADIO LONDRA TV
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